In un’epoca fortemente sessualizzata, dove il sesso è facilmente accessibile, si sta assistendo a una crescita dei cosiddetti “matrimoni bianchi”, relazioni coniugali prive di rapporti sessuali completi. Questo fenomeno riguarda sia i matrimoni mai consumati sia quelli che, dopo una fase iniziale di passione, proseguono per anni senza intimità fisica.
Nel 2018, i dati indicavano che il 30% delle coppie viveva una situazione di mancanza di rapporti sessuali, una tendenza in aumento. Nonostante la comune percezione che siano le donne a mostrare meno interesse, anche molti uomini si sottraggono, talvolta per motivi come ansia da prestazione o disinteresse verso il sesso.
L’assenza di una vita sessuale può avere ripercussioni non solo sul piano affettivo, ma anche legale. Il Codice Civile, all’articolo 143, sancisce i diritti e i doveri reciproci dei coniugi, tra cui l’assistenza morale, che comprende anche il rapporto sessuale. La mancata consumazione del matrimonio è riconosciuta come motivo legittimo di divorzio diretto (art. 3, lett. f, L. 898/1970) e può anche portare all’annullamento del matrimonio concordatario.
Nel caso in cui il rifiuto sessuale emerga durante il matrimonio, può costituire motivo di separazione e, in determinate circostanze, essere causa di addebito. La giurisprudenza ha confermato che la mancanza di intesa sessuale, se comprovata, può dimostrare la rottura del legame matrimoniale (Cass. n. 8773/2012; n. 17056/2007).
È importante distinguere tra situazioni in cui il rifiuto è noto al coniuge prima del matrimonio, come evidenziato in una recente sentenza del Tribunale di Torino (n. 150 del 15.01.2021), e casi di rifiuto persistente e ingiustificato, che possono condurre all’addebito della separazione.
La Cassazione, con la sentenza n. 19112/2012, ha stabilito che un rifiuto sistematico di rapporti sessuali, causando frustrazione e danni psicologici al coniuge, costituisce violazione dei doveri coniugali. Tuttavia, è necessario dimostrare che questo rifiuto sia la causa della crisi matrimoniale e non una conseguenza.
Per una consulenza personalizzata, puoi contattare uno specialista del settore scegliendo tra migliaia di figure presenti sul nostro sito imieiprofessionisti.it!